Continueranno gli studi qui, in Italia. Questo grazie al programma Unicore, i corridoi universitari per rifugiati. Sono atterrati giovedì 9 novembre all’aeroporto di Fiumicino, Roma, 12 dei 51 studenti del programma Unicore, dopo un primo gruppo di 32 studenti arrivato lo scorso 13 ottobre.

Studenti e studentesse, rifugiati in diversi paesi africani (Kenya, Nigeria, Sudafrica, Uganda, Zambia e Zimbabwe) e selezionati sulla base dei loro iter di studio e della motivazione dalle università aderenti al programma, che potranno proseguire il loro percorso di laurea magistrale presso oltre 30 atenei italiani, ricevendo supporto e accompagnamento dalle Caritas diocesane delle loro destinazioni universitarie.

Gli studenti e le studentesse arrivati saranno accolti e frequenteranno varie università: uno di loro a Verona, in un progetto in cui collabora anche Il Samaritano, e poi alle università dell’Aquila, del Sannio, di Messina, Bari, Napoli, Cagliari, Catania, Milano, Bergamo e verranno seguiti e orientati e nel percorso di inserimento in Italia dalle Caritas diocesane di Bari, Cagliari, Catania, Milano, Bergamo, Messina, Napoli, L’Aquila e, appunto, Verona.

Lo studente veronese si chiama Apollo, viene dal Sud Sudan e a Verona studierà Economics.

Caritas Italiana è promotrice e partner del progetto sin dalla prima edizione (ora siamo alla quinta), insieme a Unhcr, Diaconia Valdese, Centro Astalli, per testimoniare attraverso l’impegno delle Caritas diocesane che è possibile e costruttivo creare canali sicuri e legali per le migrazioni.

Fotografia tratta da Caritas Italiana