29 novembre: una giornata di pensiero a Verona sul mondo del carcere
Una giornata dedicata al primo compleanno del progetto Alfresco, in collaborazione con la casa circondariale di Verona.
L’iniziativa si pone come obbiettivo quello di sensibilizzare cittadini, Istituzioni, imprese e Terzo settore sui temi di giustizia e detenzione in un ottica rivolta non solo a migliorare la qualità di vita dei detenuti, attraverso un efficace percorso di educazione alla legalità, ma anche a valorizzare la comunità stessa, agendo come supporto alla prevenzione di reati e alla creazione di contesti accoglienti.
L’evento si terrà durante l’intero arco della giornata del 29 novembre negli spazi dell’ex Macello, in via Macello a Verona.
Cos’è AL FRESCO
A partire dagli ultimi mesi del 2022 la Cooperativa sociale Panta Rei ha dato il via ad un nuovo progetto all’interno della casa Circondariale di Verona denominato “AL FRESCO – IL FUORI DENTRO”. Si tratta di un forno e laboratorio di panificazione presso la Sezione maschile, denominato “PASTA D’UOMO – MAI STATI COSI’ BUONI”, e di un laboratorio di marmellate e confetture (realizzate grazie al recupero di eccedenze alimentari), che è stato chiamato “IMBANDITA, LA TAVOLA DEL RISCATTO” nella Sezione femminile.
Il progetto sta dando ottimi risultati sia in termini di vendita dei prodotti sia per quanto riguarda il coinvolgimento positivo dei detenuti e delle detenute. Ad un anno di distanza dall’avvio di questo nuovo progetto che ha portato la Cooperativa all’interno di un contesto nuovo, ma al contempo assolutamente in linea con la mission di Panta Rei, è stato pensato di organizzare un evento, in collaborazione con la Casa Circondariale di Montorio, che potesse restituire a tutta la comunità̀ le riflessioni, le scoperte e i risultati che questa esperienza ha prodotto, con la sicurezza che questo particolare settore abbia una estrema necessità di essere comunicato, per essere compreso e quindi condiviso.
Tematiche affrontate dell’incontro del 29 novembre
• Le opportunità̀ di lavoro all’interno del carcere: il lavoro come riscatto, come opportunità̀ di crescita personale e come educazione alla legalità̀. Il lavoro è inoltre una opportunità̀ produttiva e un valore aggiunto per una società̀ più̀ inclusiva e giusta.
• Le occasioni di riscatto fuori dal carcere: progetti imprenditoriali inclusivi e innovativi che, attraverso l’accompagnamento dei detenuti in esperienze di lavoro, tirocinio e volontariato fuori dalle mura della casa circondariale, rappresentano la dimostrazione di come sia possibile creare progetti di inclusione e accompagnamento efficaci, sostenibili e dal significativo impatto.
• I percorsi di giustizia riparativa. Lavorare nel campo della giustizia di comunità̀ non significa solamente creare opportunità̀ per coloro che devono svolgere un periodo di detenzione all’interno del carcere: il nostro sistema prevede diverse modalità̀ per trasformare una pena detentiva in una esperienza fuori dal carcere a servizio delle comunità̀. I Lavori di Pubblica Utilità̀ (LPU) e la Messa alla Prova (MAP) sono strumenti concreti per fornire una alternativa di senso ai consueti percorsi penali, di cui nel tempo si sono sperimentate le modalità̀, le ricadute e gli effetti positivi, coinvolgendo un sempre maggior numero di attori sociali.
Tra i relatori, per Fondazione Esodo, il direttore del Samaritano, Marco Zampese.