La Settimana della carità porta il mondo Caritas alla Madonna della Corona
Tratto da Verona Fedele
Una settimana dedicata a Caritas diocesana veronese e inserita nel contesto dell’anno giubilare mariano presso il santuario diocesano della Madonna della Corona. Partirà lunedì 5 settembre, per chiudersi domenica 11: una iniziativa che Caritas Verona ha voluto organizzare per affidare tutte le sue opere, i suoi operatori e volontari e i suoi ospiti alla Madonna, proprio nell’anno in cui si celebrano i 500 anni da quando la statua della pietà è stata traslata da Rodi.
La settimana della carità è stata fortemente voluta da mons. Gino Zampieri, direttore di Caritas diocesana veronese, e si articolerà con diverse tematiche a seconda di ciascuna giornata, con Messe, momenti di preghiera, pellegrinaggi, testimonianze e incontri.
Mons. Zampieri, da dove nasce l’idea della settimana della carità?
«Nel 2021 abbiamo festeggiato i 50 anni di Caritas italiana, mentre quest’anno si celebra l’anno giubilare mariano alla Madonna della Corona. Abbiamo voluto unire le due commemorazioni, come una sorta di pellegrinaggio per il Giubileo, in cui ci rechiamo dalla Madonna per pregarla e per affidarle le nostre attività, i nostri operatori, i volontari, gli ospiti».
C’è una programmazione specifica delle giornate?
«La programmazione di Caritas va ad inserirsi all’interno del programma del santuario. Pertanto, rimangono inalterati le lodi mattutine alle 8 e i vespri alle 18, il rosario delle 10 e nei giorni feriali le Sante Messe alle 10.30 alle 15.30. Inoltre, ogni giorno alle 16.15 avverrà una spiegazione sul santuario e sul cammino giubilare. Poi durante ogni giornata ci sono diversi temi, che verranno sviscerati da operatori e volontari in momenti di testimonianza e che accompagneranno anche le altre celebrazioni».
Vuole descriverci ogni singola giornata?
«Lunedì 5 settembre, il brano del Vangelo che accompagnerà i pellegrini di Caritas sarà quello dell’Annunciazione e i protagonisti saranno i bambini. Infatti, la giornata si intitola: “Bambini… da accogliere” e vedrà la presenza di chi si occupa di Casa Braccia Aperte, Casa Santa Elisabetta, Casa Gabriella e il Cav. Sarà occasione per parlare di donne sole con minori in due momenti, alle 12 e alle 17, nel piazzale antistante il Santuario, come pure durante la Messa delle 18».
Il martedì?
«“Giovani… da educatore”, con questo titolo ci rivolgiamo a quei progetti, Officina futuro, Prima i bambini e Corte Melegano, che hanno come loro obiettivo la parte educativa, in un’età in cui si cerca di lavorare per rompere la catena della povertà. Il brano del Vangelo scelto è quello dello smarrimento e ritrovamento di Gesù al tempio. Gli orari sono sempre i medesimi: 12 e 17 testimonianze sulle attività, 18 Santa Messa dedicata».
Mercoledì?
«Protagoniste saranno le famiglie fragili: “Famiglie… da accompagnare”. La modalità di testimonianze, Messa e orari non cambiano, mentre verrà data voce ai Centri di ascolto, agli Empori, alle Officine culturali. Il brano del Vangelo che ci accompagnerà? La vita nascosta a Nazareth».
L’8 settembre è giornata dedicata alla Madonna del Popolo…
«E infatti qui la programmazione cambia, perché stiamo parlando di una festività importante. Il tema è quello del Servizio alla carità della comunità ecclesiale e civile, sia a livello di Istituzioni che di privati. In questa giornata speciale, con il momento forte della Santa Messa alle 12, si pregherà perché Chiesa e società civile insieme possano continuare a collaborare per il bene delle persone in difficoltà, per i più poveri e deboli».
Si va verso il weekend. Venerdì 9 settembre cosa accadrà?
«La giornata sarà dedicata ai richiedenti asilo e agli ex detenuti, cioè a persone che hanno intrapreso lunghi viaggi per trovare una vita migliore o persone che hanno commesso errori nella loro vita: in entrambi in casi stiamo parlando di persone che hanno bisogno di essere re-integrate nella società. Da qui il titolo di giornata, “Persone… da integrare”, e il Vangelo della Visitazione. I progetti di Caritas coinvolti sono quelli dei richiedenti asilo, con centro collettivo e accoglienza diffusa, e poi i progetti APRI ed Esodo».
Si chiude con sabato 10?
«Giornata dove i protagonisti sono gli scartati dalla società. “Persone… da Sostenere” e quindi i senza dimora. I progetti coinvolti sono lo Sportello Unico, la Casa accoglienza Il Samaritano, le strutture di Via Corbella, Casa Shalom, Casa “Senior”, mentre il tema del Vangelo scelto riguarda proprio chi si trova sotto la croce. Sabato 10 sarà giornata atipica con la testimonianza alle 12.30 in chiesa e alle 13.30 la Messa per le persone, gli operatori, i volontari e le comunità impegnate nella carità per l’accoglienza e il sostegno delle persone marginalizzate».
Insomma, una settimana piena dedicata alla carità…
«Esatto, che si chiuderà domenica 11 settembre alle ore 12 con la Messa di ringraziamento e affidamento alla Madonna delle attività di Caritas diocesana veronese. Sono ancora in fase di definizione alcuni momenti forti, come il pellegrinaggio da Brentino Belluno o come un rosario itinerante. Siamo partiti dai tre punti cardine di Papa Francesco delineati per il 50° anniversario di Caritas: partire dai poveri è il primo, per annunciare il Vangelo della Carità, il secondo, con creatività, il terzo. Il tutto in un percorso di preghiera a Maria Madre, la cui carità accoglie, educa, lavora, consola, perdona ed ama. In questa settimana parleranno i territori e le strutture, verranno raccontate le persone e le comunità, come pure i progetti in cantiere. Tutti sono invitati: chi opera in Caritas, ma anche chi vuole vivere un’esperienza diversa, immergendosi nei vari progetti di carità della nostra diocesi».
Francesco Oliboni