Giornata Mondiale dei Poveri. Ascoltiamoli
Si ascolta con gli occhi. Si parte da lì. Guardando.
Guardare chi si ha di fronte, e accogliere quello che ci sta dicendo,
ancora prima che abbia aperto bocca.
Ascoltare la sua figura, quello che ci dice il suo corpo.
Perché i corpi parlano infinite lingue.
Infine, ascoltare la sua voce.
La voce è un suono di carne.
E se la carne, o lo spirito, di chi ci sta parlando
è schiacciato dal peso del dolore, quel suono ne risente,
si incurva, spesso sprofonda,
altre volte diventa sottile come la punta di un ago.
E dice. Racconta. Rivela. O Mente. Fugge.
Ascoltare chi non ha parole, chi ne urla all’infinito,
chi ce le dice odiandoci, piangendo, chi scappando via.
Il dono, senza l’ascolto,
non è che un dare per annullare,
senza nulla aver dato veramente.
DANIELE MENCARELLI
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